Il più longevo concorso italiano di drammaturgia torna per la sua 57ª edizione, insieme al 15° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” per autori under 30.
Termine per le iscrizioni: 21 aprile 2023.
Premiazioni nel weekend del 13-14-15 ottobre.
VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2022 – PALAZZO DEL TURISMO
12:00
Discorso di accettazione
PREMIO SPECIALE PER L’INNOVAZIONE DRAMMATURGICA
con Alessandro Berti
introduce Rossella Menna
• ingresso libero, fino a esaurimento posti
Durante il 56° Premio Riccione per il Teatro, una giuria di critici ha assegnato il Premio speciale per l’innovazione drammaturgica ad Alessandro Berti, attore, regista e drammaturgo che da vent’anni conduce una rigorosa ricerca teatrale, scavando nella retorica dell’Occidente per metterne in evidenza le contraddizioni. Attribuito fuori concorso a una personalità che nel corso della sua carriera ha saputo aprire nuove prospettive al mondo del teatro, il riconoscimento è stato assegnato a Berti “per la determinazione costante nell’affrontare le questioni più urgenti del nostro presente senza mai scindere la dimensione politica da quella intima, ma anzi rintracciando attraverso la scrittura i nessi sostanziali che legano pubblico e privato. Il suo lavoro di produzione e scavo dei materiali documentali e poetici conduce a una messa in parola mai retorica, potente nel divenire speech pungente, azione emotiva e strumento di analisi e critica della realtà”.
A un anno di distanza da quella premiazione, il Riccione TTV Festival dedica un focus ad Alessandro Berti e alla sua produzione teatrale. Il focus si apre con il discorso di accettazione del premio da parte di Berti, che avrà così modo di raccontare al pubblico la sua idea di teatro. A introdurre l’incontro è Rossella Menna, che insieme a Lorenzo Donati, Maddalena Giovannelli, Andrea Pocosgnich e Francesca Saturnino componeva la giuria del Premio speciale per l’innovazione drammaturgica.
Alessandro Berti, fondatore di Casavuota, è attore, regista e drammaturgo. Dopo la formazione alla Scuola del Teatro di Genova, fonda con Michela Lucenti L’Impasto Comunità Teatrale, per cui scrive e dirige tutti gli spettacoli, tra cui ricordiamo: Skankrer (1996), Terra di burro (1997), Trionfo anonimo (2000), L’agenda di Seattle (2001), Il quartiere (2002). Nel 2002 vince il Premio Gherardi con il suo Teatro in versi. Dal 2006 comincia una ricerca sul monologo come canale privilegiato di relazione con il pubblico. Di questa ricerca danno conto gli spettacoli Confine (2006), Pietra, pianta (2009), L’abbandono (2010), Combattimento spirituale davanti a una cucina Ikea (2011, Premio I Teatri del Sacro), Un cristiano (2014). Con i successivi Fermarsi (2015) e Leila della tempesta (2016), dialogo a due su religioni, laicità e Costituzione, il lavoro di Berti accentua l’interesse per le tematiche sociali, confermato dalla trilogia Bugie bianche, di cui fanno parte Black Dick (2018), Negri senza memoria (2020) e Blind Love (2022).
18:00
Proiezione
GIOCHI DI BAMBINI
La drammaturgia di Fanny & Alexander raccontata da Chiara Lagani
di Graziano Graziani
con Chiara Lagani
musiche: Inserire Floppino
montaggio: Natalie Cristiani
archivio video: Fanny & Alexander
produzione: Riccione Teatro
si ringraziano Luigi De Angelis per la consulenza video e Sara Paci per la partecipazione
• ingresso libero, fino a esaurimento posti; durata: 55 minuti
“Il lavoro drammaturgico di Chiara Lagani per Fanny & Alexander è una stratificazione di tessiture testuali” si legge nella motivazione del Premio per l’innovazione drammaturgica di Riccione Teatro, assegnato nel 2017 proprio alla drammaturga ravennate. Questa stratificazione di storie, ambientazioni, libri divorati con ardore di conoscenza emerge con forza nel racconto che Chiara Lagani ha fatto del suo lavoro nella cornice suggestiva della Colonia Bertazzoni di Riccione. Dall’incontro con Luigi De Angelis sui banchi di scuola al successo internazionale, la storia di Fanny & Alexander viene ripercorsa attraverso le scritture che la compagnia ha portato in scena in trent’anni di attività seguendo vari filoni di ricerca e incontri artistici, con un’attenzione particolare per le storie del mondo dell’infanzia (a partire dal nome stesso Fanny & Alexander, ispirato al celebre film di Ingmar Bergman). Come in un quadro di Bruegel – che ispirò un memorabile radiodramma di Giorgio Pressburger – il mondo della fiaba, dell’infanzia e dell’adolescenza non nasconde il suo lato inquieto, che si agita dietro atmosfere fantasiose e affascinanti.
Con questa intervista, realizzata nel 2018, Riccione Teatro ha voluto dedicare una documentazione speciale a Chiara Lagani, prima vincitrice del Premio per l’innovazione drammaturgica, istituito per raccontare le scritture teatrali che, pur utilizzando la parola, nascono direttamente sulla scena o si modificano al suo interno, diventando dei punti di svolta della nostra drammaturgia.
21:00
Spettacolo
BLACK DICK
Bugie bianche, capitolo primo
di e con Alessandro Berti
disegno luci: Théo Longuemare
cura: Gaia Raffiotta
foto: Daniela Neri
produzione: Casavuota – ERT / Teatro Nazionale
con il sostegno di Gender Bender Festival, Teatro Comunale Laura Betti, Barfly Il teatro fuori luogo, Opera Prima Festival, Ogni casa è un teatro
• ingresso libero, fino a esaurimento posti; durata: 60 minuti
Il 26° Riccione TTV Festival dedica un focus ad Alessandro Berti, attore, regista e drammaturgo che nel 2021 a Riccione si è aggiudicato la terza edizione del Premio speciale per l’innovazione drammaturgica. La giornata dedicata a Berti prevede anche uno dei suoi spettacoli più importanti, Black Dick.
“Il maschio nero americano è un modello…” Comincia così Black Dick, dal modello indiscusso dei giovani neri nel mondo: il nero americano, il rapper, il militante, lo sportivo. Ma cosa c’è dietro quest’influenza, questa moda universale, questa vittoria apparente, almeno in fatto di coolness, del nero americano? Lo spettacolo ripercorre la storia dell’uso del corpo del nero da parte della società bianca europea e americana, dalle colonie ai trionfi nello sport, dallo schiavismo ai linciaggi, dalla musica alla pornografia. Lo fa virando continuamente tra la conferenza, la confessione, la stand-up comedy, la narrazione sarcastica e il concerto. Scoprendo la linea che lega l’immagine iconografica delle Black Panthers a quella dei cantanti hip hop, decostruendo lo stereotipo di maschio nero per come il porno lo propone, con l’aiuto di grandi maestri come bell hooks, Cornel West e James Baldwin, Black Dick si inoltra in una riflessione liminale sul concetto di appropriazione culturale, sul senso di un impegno condiviso tra bianchi e neri (prendendo a simbolo la genesi della canzone Strange Fruit), sulla necessità di una lotta comune per l’uguaglianza. Lo fa però portando il discorso in territori poco battuti della cultura di massa, dove sono i corpi a essere esposti e ad acquisire significato simbolico. E lo fa, deliberatamente, parlando dell’America per alludere all’Italia, lasciando le ultime parole del lavoro alla voce poetica, profetica di Baldwin: “Se fossi in voi studierei, e non farei un’altra Harlem, non farei come abbiamo fatto noi”.
A seguire
Incontro
BUGIE BIANCHE / LE VACANZE
con Alessandro Berti
in conversazione con Federica Iacobelli, Sergio Lo Gatto e Debora Pietrobono
coordina Rossella Menna
• ingresso libero, fino a esaurimento posti
Dopo aver portato in scena Black Dick, Alessandro Berti presenta due libri che raccolgono le sue drammaturgie: la trilogia Bugie bianche (inserita da Luca Sossella Editore nella collana Linea, pubblicata in collaborazione con ERT) e la pièce Le vacanze (Edizioni Primavera). All’incontro, coordinato da Rossella Menna, partecipano i curatori dei volumi, Debora Pietrobono e Sergio Lo Gatto per Bugie bianche, e Federica Iacobelli per Le vacanze.
Bugie bianche è un progetto di ricerca sul tema della percezione della razza, del colore, delle dinamiche di desiderio e di rifiuto che da questi temi emergono. I tre testi che compongono la trilogia – Black Dick, Negri senza memoria e Blind Love – hanno forme diverse, anche se dialoganti, e si propongono di raggiungere una platea non solo teatrale, ma curiosa riguardo a una discussione di taglio sociale e politico, pur condotta con rigore estetico.
Le vacanze è invece una pièce pensata anche per un pubblico di ragazzi. Tom e Lao, adolescenti di un futuro prossimo, cercano refrigerio nel fango argilloso di un minuscolo stagno in una giornata torrida delle vacanze estive dopo l’Esame. Le temperature aumentano da anni senza tregua, la pianura in cui vivono è diventata desertica ma qua e là rimangono piccole oasi. Ipnotizzati dalle parole dei ragazzi, ascoltiamo il racconto densissimo e lieve di una giovinezza del corpo e dello spirito, in un’epoca sul ciglio del burrone, soltanto immaginata eppure più vera del vero.